BERLINALE 2022 – L’Italia al Festival

Alla 72esima edizione del Festival di Berlino, l’Italia partecipa con cinque titoli: Leonora addio di Paolo Taviani, In Concorso; Occhiali neri di Dario Argento, Special Gala; Una Femmina di Francesco Costabile, nella Sezione Panorama; Calcinculo di Chiara Bellosi, Sezione Panorama e Nel mio nome di Nicolò Bassetti, Sezione Panorama Documentari.

Leonora Addio” di Paolo Taviani, è prodotto da Stemal Entertainment con Rai Cinema, in associazione con Luce Cinecittà, in associazione con Cinemaundici, realizzato con il sostegno della Regione Sicilia – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission, della Regione Lazio – Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo e con il contributo del MiC – DG Cinema e Audiovisivo. Il cast del film è composto da: Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker e Claudio Bigagli. Il Film racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte. Tra le location gli studi di Cinecittà.

Occhiali neri” di Dario Argento è una coproduzione tra Italia e Francia, prodotto da Urania PicturesGetawayRai Cinema, con il sostegno di Regione Lazio con Lazio Cinema International 2020. Il  cast del film è composto da Ilenia PastorelliAsia ArgentoAndrea Gherpelli e dal piccolo Xinyu Zhang. Dario Argento racconta così il suo film: “Ilenia Pastorelli interpreta una ragazza non vedente, Andrea Zhang è un ragazzino troppo giovane per cavarsela da solo. I due appartengono a due culture diverse: lei italiana, lui cinese. Questa combinazione è il motore di Occhiali Neri. Il film rappresenta il mio desiderio di esplorare quei due mondi: quello di lei lo conosciamo bene; quello di lui è più misterioso, e ci farà entrare nei quartieri, nelle case e nei costumi della comunità cinese di Roma, dove hanno creato una vera e propria Chinatown“. Il film è stato girato tra Roma, Frascati, Sacrofano (Monte Musino) e Montopoli in Sabina.

Una Femmina (The Code of Silence) opera prima di Francesco Costabile prodotto da Tramp Limited, O’ Groove, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission. Il cast è composto da: Lina Siciliano, Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca, Simona Malato, Luca Massaro, Mario Russo, Vincenzo De Rosa, Francesca Ritrovato. Una Femmina è tratto dal libro “Fimmine Ribelli” di Lirio Abbate, che ha contribuito alla sceneggiatura con Serena Brugnolo, Adriano Chiarelli e Francesco Costabile. Il film è nella Sezione Panorama. La storia: Rosa (Lina Siciliano) è una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paese della Calabria, tra monti e fiumare secche. L’approdo alla vita adulta per Rosa significa tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. E quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può essere fatale.

Calcinculo” della regista Chiara Bellosi è una coproduzione tra Italia e Germania, prodotto da TempestaTellfilmRai Cinema, realizzato con il sostegno di Regione Lazio con Lazio Cinema International 2020. Scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, già migliore sceneggiatura al Premio Solinas, con questo film Chiara Bellosi, torna alla regia dopo l’acclamata opera prima “Palazzo di Giustizia”, presentata al Festival di Berlino 2020 e in corsa per i Nastri D’Argento con due candidature. Nel cast: Gaia Di Pietro (al suo esordio), Andrea Carpenzano (“La Terra Dell’Abbastanza”, “Il Campione”) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce”, “Suburra”). Girato tra Guidonia e Lugano, sul set, Tempesta, ha adottato EcoMuvi, il disciplinare europeo di sostenibilità ambientale interamente certificabile per la produzione audiovisiva. La sceneggiatura del film si è aggiudicata la Borsa di studio Claudia Sbarigia – dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.

Nel mio nome (Into my name) di Nicolò Bassetti prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani, Art of Panic, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission. Il cast è composto da Leonardo Arpino, Raffaele Baldo, Andrea Ragno, Nicolò Sproccati. Nel mio nome parte dall’esperienza personale del regista, la transizione di genere del figlio Matteo. Al film si unisce come produttore esecutivo Elliot Page, attore, produttore e attivista. La storia: Nico (33 anni), Leo (30), Andrea (25) e Raff (23) sono quattro amici provenienti da diverse parti d’Italia che vivono a Bologna, e condividono le proprie transizioni di genere – dal femminile al maschile – in diversi momenti della loro vita. Nel mio nome segue i protagonisti mentre affrontano con coraggio, giorno per giorno, gli ostacoli di un mondo strettamente binario. Vivere pienamente e dignitosamente la propria vita è per ognuno una questione di sopravvivenza. Qualcosa per cui occorre essere risoluti, avere pazienza e armarsi di tanta ironia.

Troviamo inoltre Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella, nella sezione Generation Kplus, che si interroga sull’intimità attraverso la storia di due giovanissimi, Pietro e Tommaso, che si conoscono nel palchetto di un teatro e sulle note di Vivaldi si ritrovano a baciarsi. In Berlinale Series c’è Truly, Madly, Deeply di Carlo Sironi. Il Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale porta il restauro di Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. Infine in concorso c’è anche la coproduzione tra Spagna e Italia Alcarras di Carla Simon prodotta da Avalon con Kino Produzioni.

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