Sarà la produttrice e regista colombiana Cristina Gallego, ad aprire Entre dos Mundos, il Festival del Cinema Iberoamericano di Firenze, che prende il via stasera, 19 maggio al Cinema La Compagnia, con il film da lei prodotto Los reyes del mundo (2022), diretto dalla colombiana Laura Mora, la storia di cinque ragazzi di strada di Medellín.
Sono le donne del cinema latino americano le protagoniste di questa edizione del festival, come spiega la sua direttrice, Maria Lorena Rojas: “Dal Brasile al Cile, dalla Colombia al Messico e all’Argentina, i lavori di molte registe, attrici, produttrici e sceneggiatrici rivestono un ruolo significativo nel cinema latino americano contemporaneo. A loro e ai loro sguardi è dedicata questa edizione del festival: donne talentuose, donne che raccontano e si raccontano, protagoniste sul set e fuori dal set, dietro e davanti la macchina da presa”.
La Gallego, madrina del festival, terrà inoltre una masterclass sulla sua carriera cinematografica internazionale, marcata da successi quali come Yo no me llamo Rubén Blades di Abner Benaim (documentario sulla vita del musicista, attore ed ex politico panamense), El abrazo de la serpiente (candidato agli Oscar come miglior film straniero) e Waiting for the Barbarians (tratto dall’omonimo romanzo di J. M. Coetzee) di Ciro Guerra.
La masterclass è in programma per sabato 20 maggio (ore 16.30 ingresso libero con prenotazione obbligatoria a info@entredosmundosfestival.it) moderata da Caterina Liverani: seguirà la proiezione di Pájaros de verano (Oro verde – C’era una volta in Colombia), di cui ha firmato la regia insieme a Ciro Guerra, selezionato come film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2018, dove ha ricevuto il premio della critica, narra le origini del narcotraffico in Colombia attraverso la storia epica di una famiglia inidgena wayùu. Con Ciro Guerra la Gallego è anche socia della casa di produzione Ciudad Lunar, fondata nel 1988. Sarà presente, si alla masterclass che alla serata di apertura, anche il direttore della fotografia di entrambi i film, David Gallego.
Sempre dalla Quinzaine des Réalisateurs (di Cannes 75), e sempre il 20 maggio, in anteprima italiana, ci sarà 1976, l’opera prima da regista dell’attrice cilena di origini italiane Manuela Martelli, un dramma politico sulla vita di una donna nel Cile del terzo anno della dittatura di Augusto Pinochet. E ancora il 20, in anteprima nazionale, dopo il loro debutto alla Berlinale, El Reino de Diosdella messicana Claudia Sainte-Luce e Martinez, una commedia di Lorena Padilla, regista e sceneggiatrice messicana che in questo film racconta di un burocrate scorbutico e solitario che resiste alla pensione, riceve un regalo a sorpresa da una vicina defunta e finalmente inizia a godersi la vita.
Chiuderà il festival un evento speciale, in anteprima nazionale, il docu-film The Klezmer Project(Adentro mío estoy bailando) di Leandro Koch e Paloma Schachmann, un viaggio alla ricerca delle origini della musica Klezmer in Ucraina prima della guerra, che sarà seguito dal concerto “Klezmer!” con Fink e Lacko KlezQuartet feat. Arlo Bigazzi (Enrico Fink, flauto e voce – Renata Lacko, violino- Massimo Ferri, bouzouki – Arlo Bigazzi, basso).
Gli altri film in programma sono: Dos Estaciones di Juan Pablo Gonzalez, storia di María García, la proprietaria di una maestosa fabbrica di tequila che sta lottando per rimanere a galla e l’ultima di generazioni di fabbriche di tequila di proprietà messicana sugli altopiani di Jalisco; La civildi Teodora Ana Mihai, storia di una madre messicana alla ricerca di sua figlia, rapita da un cartello della droga; Brujeria di Christopher Murray, ispirato alla storia della lega di stregoni “Recta Provincia” in lotta contro la dominazione europea nell’isola sperduta del Cile.
Fra le altre anteprime italiane, il documentario Alis di Clare Weiskopf e Nicolas van Hemelryck, in collaborazione con CinematograFica, il racconto di dieci giovani donne che risiedono in una casa per ragazze di strada a Bogotá, e il corto Sobre elas di Bruna Arcangelo, un’immersione in diverse alleanze femminili, che ritraggono movimenti di sostegno reciproco in cui diverse donne partecipano e rafforzano i legami e la rete di supporto, dimostrando che la liberazione femminile non è individuale, ma collettiva.
A proposito di cortometraggi, novità di quest’edizione sarà il contest Sentiero Mexican’s Waycon cui Entre Dos Mundos rinnovala collaborazione con i festival Sentiero Film Factory e Shorts Mexico, il più importante festival di cortometraggi dell’America Latina.
La Cerimonia di Premiazione si svolgerà domenica 21 maggio alle ore 19.30 alla presenza della giuria, composta da Elisa Baldini, Daniela Colamartini e Maria Saccà,per annunciare il vincitore delle tre sezioni: miglior film, miglior documentario e miglior attore/attrice.
di Carolina Mancini
fonte: @cinemaevideo