CARTOON MOVIE / Presentati a Bordeaux i progetti dei film che vedremo

Si è aperto con un delizioso film francese ambientato in una sperduta isola vulcanica dell’emisfero australe la 26a edizione di Cartoon Movie, a Bordeaux dal 5 al 7 marzo scorsi, la tradizionale manifestazione per il finanziamento dei lungometraggi in animazione europei organizzata da Cartoon di Bruxelles con il supporto di Creative Europe Media. Per The Little Run, il regista Julien Bisaro ha scritto (insieme alla produttrice Claire Paoletti) e immaginato un universo grafico naturalistico di grande poesia. Protagonista del progetto in sviluppo da circa 7 milioni di euro, un giovane pinguino cresciuto fra gli umani e una echidna (sorta di riccio australe) appena uscito dal suo uovo. Una toccante storia di ricerca di famiglia fra due orfani.

Come sempre i produttori francesi sono i più prolifici e presenti qui al Movie (con 15 progetti su 55 titoli in selezione) così come al gemello Forum settembrino per le serie tv animate. Anche se, soprattutto per loro, con la ristrutturazione di Netflix animation e la relativa cancellazione di molti titoli, si profila un deciso ritorno ai distributori tradizionali come interlocutori principali che in questi anni hanno sofferto la presenza di un competitor globale così forte. Ma, prendendo a prestito le parole del regista portoghese Zepe, anche anima della grafica di Dom Fradique, progetto coprodotto con Graffiti Film di Torino che ha ricevuto una bella accoglienza (nella top 10 dei progetti di coproduzioni europee a Bordeaux e ben il 45% dei 264 buyer presenti in sala) c’è bisogno di chi parte per allargare gli orizzonti e torna e di chi resta e resiste. Come Zepe, nome d’arte di José Cav­al­heiro, che durante la dittatura fascista in Portogallo è partito, per tornare dopo i 48 anni di regime. Ora questo progetto da 3milioni di euro dove uccelli bipedi di una città post industriale non sanno più cantare né volare.

Fra i progetti ancora ad uno stadio iniziale tre dei sei italiani fra i quali quest’altra coproduzione italo-portoghese ancora con Graffiti Film e Ocidental Filmes e la Francia. E’ Rosa e le Marmotte di Alain Ughetto, dalla stessa compagine che ha già portato sugli schermi Manodopera (208mila spettatori in Francia, 50mila in Italia). Un’altra storia di fame e miseria ambientata agli inizi del ‘900 basata sulla vita vera di una giovane contadina analfabeta che viveva sulle Alpi. Per questo film però, il portavoce dell’animazione stop motion francese abbandona il passo uno e abbraccia il 3d. Torna alle ambientazioni asiatiche degli albori Mad Entertainment che presenta ora The Little Prince of Shangri-La, ancora con la firma di Alessandro Rak. Una storia ispirata al romanzo di James Hilton Orizzonte perduto, all’origine del mitico Shangri-La, utopico monastero situato sulle alte montagne del Tibet che anche qui serve come base di partenza per una critica sociale. Un racconto fantasy alla ricerca del 14° Dalai Lama diretto a un pubblico di giovani adulti. Cinque cortometraggi con il fil rouge della ribellione di altrettante anime tormentate è Dark Horses, film antologico proposto dal giovane Ibrido Studio di Torino realizzato con tecniche diverse, dal 2d alla stop motion da 2,5 milioni di euro. Ma il soggetto più singolare visto in tanti anni di Cartoon Movie è Il tesoro del bigatto di Francesco Vecchi, film in stop motion indirizzato ai bambini 7-11 anni. Personaggi strampalati e storia ispirati al film di Monicelli Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno ma anche all’Armata Brancaleone che s’iscrive nel solco della farsa medievale ambientato nel nebbione padano. Budget da 5,3 milioni di euro e a pari merito nella top 10 delle coproduzioni più viste con Dom Fradique.

Infine da Mediawan Kids & Family e dalla controllata italiana Palomar arriverà Twisted del regista americano Lino DiSalvo (Playmobil The Movie e molti altri titoli celebri ai quali ha collaborato anche come animatore) rientrato fra i primi 10 titoli più visti dai buyer. Una storia che si ispira alla vita vera del regista italo-americano quando, figlio di emigrati siciliani pizzaioli a New York, i genitori immaginavano per lui una vita diversa da quella poi intrapresa con successo. Così Angelina, una ragazzina bugiarda e intraprendente figlia di fieri e celebri pizzaioli, con l’aiuto di una simpatica creatura sempre sincera, in giro per l’Italia per contrastare una maledizione, imparerà che non si deve mentire mai a se stessi per realizzare i propri sogni (che non contemplano pizza e mozzarella). Un’avventura di formazione in un bel 3d prevista per fine 2026 e budget stellare per un film europeo: 15milioni di euro, noccioline per chi come DiSalvo è abituato ai budget americani. Ma tant’è, il sogno di fare un film personale val bene un ridimensionamento. E a proposito di emigrati con successo, uscirà anche nei cinema a fine aprile Luca, il film Pixar dell’italiano Enrico Casarosa ambientato nella sua Liguria, dopo l’uscita causa pandemia solo sulla piattaforma di streaming Disney + a giugno 2021.

I PREMI

Sempre della serie non bisogna mai smettere di credere, lo studio ucraino Animagrad è stato votato dalla maggioranza degli 886 partecipanti miglior produttore europeo dell’anno per il film Mavka e la foresta incantata. Uscito in piena guerra, ha fatto registrare numeri record al botteghino divenendo il film d’animazione con il maggior incasso nella storia del cinema ucraino. A Jérémie Périn il Cartoon Tribute quale miglior regista dell’anno per Mars Express e a Eurozoom (Francia) quale miglior distributore. Il premio Eurimages Coproduction Development del valore di 20mila euro è invece andato al progetto norvegese Pesta, prodotto da Mikrofilm e coprodotto da Xilam Films e Knudsen Pictures. Un horror romantico basato su una storia del folklore scandinavo durante la Peste nera.

fonte: @cinemaevideo

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