Roberto Cicutto alla guida della Biennale di Venezia

Sarà Roberto Cicutto il nuovo presidente della Biennale di Venezia. A comunicarlo, il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, che così commenta le nuova nomina: «Una candidatura prestigiosa per una delle più importanti istituzioni culturali italiane. Negli ultimi anni la Biennale ha vissuto un processo di rinnovamento in tutti i settori di attività e ha incrementato la sua già notevole fama sulla scena internazionale. Questo è stato possibile grazie al prezioso lavoro di Paolo Baratta e della sua squadra che ringrazio. Sono certo che Baratta, con la sua autorevolezza, continuerà a impegnarsi per La Biennale».

“Grazie al ministro della fiducia, comincerò a studiare da domani mattina”. All’estero per impegni di lavoro, il neo presidente della Biennale Roberto Cicutto esprime l’emozione e la soddisfazione per la nomina. Idee? “Assolutamente prematuro parlarne, è troppo presto, sarebbe irrispettoso e anche superficiale”, dice Cicutto. Ad e presidente di Istituto Luce Cinecittà, incarico che ora dovrà lasciare: “Lì mi chiamano presidente operaio, per quanto sono presente, sarà così anche in Laguna”. A Venezia, continua, “raccolgo un’eredità pesante dopo il grande lavoro e il grande successo di questi anni per la direzione Baratta. Frequento la Biennale da quarant’anni, per il cinema e anche per le arti figurative, conosco un po’ meno teatro e musica, mi darò da fare”. Quanto a Baratta, “spero che non ci molli, che ci dia una mano e ci stia dietro”. Una presidenza nel segno della continuità? “Credo che sia nel cinema, sia nell’arte, per citare gli argomenti che ho seguito di più, la Biennale in questi anni sia andata molto bene”, risponde. Lo stesso per l’architettura, che aprirà la nuova edizione il 23 maggio 2020.

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