Per questa diciannovesima edizione di Ischia Film Festival – una specialissima edizione di ripresa – il consueto Convegno sul Cineturismo si apre doverosamente ad affrontare i nuovi scenari.
Pandemia, distanziamenti e lockdown ci hanno inequivocabilmente introdotto in un mondo nuovo.
La caratteristica più “visibile” e dilagante è quella della rarefazione della socialità, ma più ancora lo sfilacciamento del principio di realtà a favore di una dimensione digitale che parte strumentale ma arriva infine ad essere esistenziale.
Si giunge così a parlare di phygital, cioè di commistione e ibrido, compresenza e compromesso funzionale tra le due dimensioni: l’online e il reale che ora si ricolloca persino come offline.
Non sfuggono a nessuno le implicazioni e i rischi che questo modello contiene in sé. Un dato per tutti: “per l’82% dei millennial non esiste più un confine tangibile tra fisico e digitale e l’aspettativa è quella di vivere esperienze sempre più unificate e personalizzate”.
Ma allentare il legame con la realtà e assottigliare i dati di riferimento territoriali legati alla presenza fisica significa ridefinire il mondo ed il linguaggio con il quale intendiamo raccontarlo e trasmetterlo ad altri.
Ben lo sanno tutti coloro che dal rapporto con il territorio traggono la forza creativa e la “ragione sociale” profonda della loro esistenza ed operatività: i Festival, di Cinema in particolare, che si sono visti costretti a riformulare percorsi e immaginare nuovi riti comuni per mantenere i loro “patronimici” (si può davvero realizzare una Mostra del Cinema di Venezia senza Venezia?) le Film Commission che sul location scouting&proposal hanno costruito la propria identità e mission ed ora trattano set virtuali, gli operatori turistici che per tenere viva la fiamma esperenziale del destination marketing hanno inventato di tutto in questi quasi due anni di chiusure totali o parziali.
La domanda dunque è: come riformulare le attività ora?
E del Cineturismo, che ne sarà? Usciti dal cinema col desiderio di acquistare viaggi, dovremo tornare al Cinema per farne?
Di questo e altro ancora tratterà il Convegno “CINEMA E TERRITORI: UN ritorno al futuro È POSSIBILE?” di questa “storica” edizione 2021 di Ischia Film Festival.
Introduzione e saluti:
Michelangelo Messina
Direttore artistico Ischia Film Festival
Ideatore del neologismo CINETURISMO
Michele Lo Foco
già Membro del Consiglio Superiore della Cinematografia
e dell’Audiovisivo – MIBACT
Interventi:
Maria Elena Rossi
Marketing and Promotion Director ENIT
Il Turismo dopo i distanziamenti
Francesco di Cesare
Presidente Risposte Turismo
Cineturismo di prossimità o senza territori?
Case History
Andrea Camesasca
Delegato al turismo Confcommercio Como – imprenditore turistico Lago di Como
L’economia turistica del Lago di Como sviluppata dal cineturismo
Ivan Antognozzi
Direttore Fondazione Marche Cultura
Cineturismo come radicamento culturale e orizzonte turistico dei territori: il modello Marche
Cristina Priarone
Presidente Italian Film Commission
Le film commission: location proposal o set virtuali?
Giorgio Gosetti
Vice presidente AFIC
La prospettiva festival e la cultura post pandemica
Conclusioni:
Michelangelo Messina
Direttore artistico Ischia Film Festival
Ideatore del neologismo CINTETURISMO
Anna Olivucci
Resp.le Marche Film Commission
Fondazione Marche Cultura
Regione Marche – Settore Turismo
Centro studi sul CINETURISMO – Ischia Film Festival
Coordinamento del Convegno a cura di: Anna Olivucci